Champagne G.H.Mumm brut rose'



La storia

Aprendo una bottiglia di G.H.MUMM Rosé, l’amatore ha la sorpresa di scoprire una splendida rosa disegnata. È opera di Léonard Foujita, artista franco-giapponese, uno stretto amico del leggendario Presidente della Maison, René Lalou. I due uomini erano uniti dallo stesso gusto per il bello e dagli stessi valori spirituali.
Nel cercare un simbolo che potesse rappresentare la cuvée G.H.MUMM Rosé, René Lalou si rivolse naturalmente verso colui di cui ammirava lo stile. La rosa disegnata nel 1957 da Foujita, che inizialmente figurava sul collare della bottiglia, piacque moltissimo agli invitati, durante la sua presentazione al Festival di Cannes del 1958. Come un sigillo che testimonia le origini della cuvée, adorna sempre la sua capsula.

L'elaborazione

Seguendo l'eredità della Champagne, la Maison elabora un Brut rosé che si richiama all'iconico Cordon Rouge. Il Capocantiniere seleziona dal 12 al 14% di vini rossi, provenienti dai villaggi reputati per i loro pinot, come Bouzy, Verzenay o Ambonnay sulla Montagne de Reims o i Riceys nella Côte des Bar. Una volta raggiunto l’equilibrio dopo l'aggiunta dei vini di riserva, l'assemblaggio finale è dominato dal pinot nero e dallo chardonnay, completati dal pinot meunier.

Lo stile: la parola al Capocantiniere


«Versione rosata dello Cordon Rouge, questo champagne esprime una potenza fruttata combinata ad una gradevole rotondità. La sensazione di freschezza si prolunga in un finale molto lungo, tipico della dominante di pinot nero».

Rituale di degustazione

La tradizione G.H.MUMM, ispirata all'epoca della cavalleria, consiste nell'offrire questo champagne insieme ad una rosa fresca.

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